Psicologia della salute
Finalità generale della Psicologia della Salute è quella di contribuire alla promozione della salute, cioè al processo che mette le persone in condizione di aumentare il controllo sulla propria salute e di migliorarla. Per raggiungere uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale un individuo deve essere in grado di identificare e realizzare aspirazioni, soddisfare bisogni, e modificare o convivere con il proprio ambiente. La salute è così vista come una risorsa per la vita quotidiana, non come un obiettivo di vita.
L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) definisce la salute “non come assenza di malattia, ma come stato di completo benessere psico-fisico e sociale”.
Dalla ricchezza di questa definizione si comprende come la salute sia “tutto” nella nostra vita. Ma cosa significa “stare bene”?
Stare bene è qualcosa di più che “non essere malato”. La salute è quanto di più prezioso possa esistere nella vita di una persona: senza di essa ogni altra opportunità è preclusa e la qualità della vita è destinata a peggiorare.
La salute è un diritto, ma allo stesso tempo è un dovere per ciascuno di noi partecipare ai processi che la promuovano sul piano individuale e sociale.
La salute è il risultato del contributo della società e dei singoli individui, è una risorsa che ci consente di realizzare le nostre aspirazioni, di vivere in modo autonomo e allo stesso tempo in modo solidale con gli altri. E’ un equilibrio che non può essere raggiunto una volta per tutte ma va ricercato, mantenuto e difeso giorno per giorno, anche attraverso un’attiva azione di prevenzione.
La salute psicologica, è ormai chiaro, è strettamente connessa sia ai rapporti sociali, sia alla azioni della vita quotidiana. Il progresso medico-tecnologico non comporta necessariamente più salute. Dobbiamo quindi mettere da parte l'illusione di avere a disposizione farmaci “miracolosi” capaci di curare ogni malattia e pensare, invece, a come sia importante operare scelte responsabili che favoriscano il mantenimento della salute.
Prevenzione ed educazione alla salute
Prevenire in psicologia significa recarsi da uno psicologo esperto non soltanto in caso di problemi e disagi gravi ma anche per mantenere il proprio stato di salute e benessere psicologico. Anche in psicologia, come in ogni altro settore clinico e sanitario, vale l'ormai noto slogan “prevenire è meglio che curare” anche se la prevenzione è un’attività che prevede processi terapeutici soprattutto quando l'obiettivo è quello di ridurre i rischi di aggravamento di una situazione psicopatologica o salvaguardare la vita stessa del paziente.
Prevenire significa innanzitutto valutare la situazione di una persona, di una coppia, di una famiglia. Si valuta il funzionamento della persona nel contesto di vita, lo stato di salute, le risorse accessibili e disponibili, le possibilità ed i rischi.
I colloqui psicologici mirati alla valutazione del funzionamento globale permetteranno di definire l'iter finalizzato alla prevenzione più adeguata. Si tratta di pochi colloqui iniziali in grado di fornire un quadro generale dettagliato della situazione presentata dal paziente.
La Prevenzione nella Terapia Psicologica
Un intervento di prevenzione non mira soltanto a ridurre i rischi di sviluppo di un disagio ma può essere visto in un'ottica terapeutica come un metodo per prevenire l'aggravamento di un disturbo, di una sintomatologia già esistente e, in diversi casi, di prevenire i rischi per la vita della persona. La prevenzione in questo senso è essenzialmente un trattamento psicologico di tipo terapeutico, teso alla cura dei sintomi, del problema o del disturbo già presente.
Esempio di un Protocollo di Prevenzione.
Il nostro servizio[1] ha messo a punto un protocollo di prevenzione adatto ad ogni contesto e situazione.
- colloqui di valutazione del funzionamento globale delle persone (3-4 sedute);
- eventuali approfondimenti diagnostici;
- eventuale intervento di terapia psicologica.
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