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Multe stradali: ricorsi. Costi e procedure. Giudice di pace e autotutela!

Prima di passare a vedere come fare ricorso contro una multa, chiariamo che cosa si intende per multa. La multa altro non è che una sanzione amministrativa pecuniaria comminata per la violazione di uno o più articoli del codice della strada.

Multa: si può fare ricorso?

Contro una multa, cioè contro un verbale con il quale ci viene contestata una violazione del codice della strada, è possibile fare ricorso. È lo stesso verbale a dover richiamare obbligatoriamente questo diritto: in fondo alla multa, infatti, troveremo sempre scritto che contro di essa è possibile fare ricorso al giudice di pace oppure al prefetto. La multa deve indicare anche modalità e termini.

Per fare ricorso a una multa ingiusta, è possibile seguire tre strade:

Ricorso al giudice di pace: la domanda deve essere inviata rapidamente, entro 30 giorni dalla notifica della violazione al Codice della Strada2.

Ricorso al prefetto: la procedura presso gli uffici della prefettura ha un tempo massimo di 60 giorni2. (NON OCCORRE AVVOCATO)

Ricorso in autotutela: È sufficiente inviare una lettera all’ente che ha emanato la multa (il Comune, la Provincia, ecc.; è facile individuarlo perché è riportato nell’intestazione del verbale) indicando i motivi per i quali la multa si ritiene nulla.

In ogni caso, è necessario allegare il verbale e i documenti che possano dimostrare l

Possono fare una multa:

CHI PUO FARE UNA MULTA

i carabinieri; 

la guardia di finanza;

la polizia di Stato;

la polizia stradale (con competenza esclusiva sulla rete autostradale);

la polizia provinciale e quella comunale, nei limiti della loro competenza territoriale (cioè, la provincia e il comune);

la polizia penitenziaria, nei limiti delle sue competenze;

gli ausiliari del traffico, nei limiti dei poteri conferiti dal Comune

Multa: come si paga?

Il codice della strada [3] concede al trasgressore un termine di sessanta giorni dalla contestazione immediata (effettuata cioè direttamente su strada) o dalla notificazione per posta per effettuare il pagamento in modalità ridotta.

note:

* Non è assolutamente necessaria, invece, la firma del trasgressore.

* L’utente della strada, inoltre, ha diritto a un’ulteriore decurtazione del trenta per cento se il pagamento avviene entro cinque giorni dalla contestazione o dalla notifica (il calcolo della somma ridotta deve essere precisamente indicato nel verbale medesimo).

Multa: come fare ricorso al giudice di pace?

Infine, resta da esaminare il ricorso al giudice di pace [8]. Si tratta del ricorso più complesso, in quanto il trasgressore decide di adire l’autorità giudiziaria vera e propria per tutelare le sue ragioni. Il ricorso al giudice di pace comporta, ovviamente, che non si sia già fatto ricorso al prefetto e che la multa non sia già stata pagata. Il ricorso al giudice di pace va presentato entro il termine inderogabile di trenta giorni dall’avvenuta contestazione, e quindi:

trenta giorni dall’accertamento della violazione, se la contestazione è immediata;

trenta giorni dalla notifica del verbale, se la contestazione è differita.

Il ricorso può essere inviato attraverso raccomandata con avviso di ricevimento oppure depositato personalmente in cancelleria. Come per il ricorso in autotutela e per quello al prefetto, quindi, non occorre l’assistenza obbligatoria di un avvocato, nemmeno per stare in giudizio.

Il ricorso contro una multa al giudice di pace conviene nelle ipotesi in cui dimostrare l’invalidità del verbale sia più difficile; in altre parole, conviene quando si è in presenza di vizi sostanziali della multa, cioè di difetti che possono essere “smascherati” solamente attraverso un’attenta analisi dei fatti.

Si pensi alla necessità di ascoltare dei testimoni: la testimonianza di terze persone non è ammessa davanti al prefetto e, pertanto, sarà necessario per forza adire il giudice di pace.

Il ricorso è un po’ più complesso perché occorre rispettare alcune formalità. Innanzitutto, a differenza delle altre tipologie di ricorso che abbiamo visto, ha un costo iniziale: chi intende fare ricorso contro una multa al giudice di pace deve pagare un contributo unificato il cui importo varia a seconda della sanzione pecuniaria.

Per una multa che non superi i 1.100 euro, il contributo unificato costa 43 euro; per importi superiori, invece, il contributo costa 98 euro. A ciò bisogna sempre aggiungere una marca da bollo da 27 euro. Sia il contributo che la marca possono essere facilmente acquistati presso una tabaccheria; in alternativa, è possibile pagare presso un istituto di credito con il modello F23.

 

 

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