IMPIANTI A FONTI RINNOVABILI. Qual'è la reale situazione Italiana. L'attuale situazione di crisi energetica, acuita dal conflitto in Ucraina, potrebbe richiedere, temporaneamente, la riattivazione e l'utilizzo delle sette centrali a carbone presenti in Italia, le stesse centrali che avrebbero dovuto essere dismesse o convertite entro il 2025 per spostare la politica energetica su una traiettoria in linea con gli obiettivi della transizione ecologica e del Green Deal. Questo risulta proprio dagli indirizzi governativi emersi nelle ultime settimane. E' stato proprio il Presidente Draghi a dichiarare «potrebbe essere necessaria la riapertura delle centrali a carbone, per colmare eventuali mancanze nell'immediato», nell'ambito dell'informativa urgente alla Camera dei deputati sulla crisi ucraina e le possibili conseguenze delle sanzioni comminate alla Russia In Italia abbiamo 7 centrali a carbone (Sardegna, Lazio, Puglia, Liguria, Friuli Venezia Giulia e Veneto). L'unica centrale già spenta è quella di LA SPEZIA. Con l'accordo di Parigi, i Paesi di tutto il mondo si sono impegnati a limitare il riscaldamento globale a 2 gradi centigradi, facendo il possibile per limitarlo a 1,5 gradi centigradi, rispetto ai livelli preindustriali l'Italia è stato uno dei Paesi pionieri e promotori delle politiche di decarbonizzazione, con numerose misure che hanno stimolato investimenti importanti nell'ambito delle politiche a favore dello sviluppo delle energie da fonte rinnovabile e dell'efficienza energetica. Siamo comunque molto lontani dagli obiettivi del 2030 (30% dei consumi) e del 2050. Per raggiungere tale obiettivo l'Italia può fare leva sull'abbondanza di risorsa rinnovabile a disposizione e su tecnologie prevalentemente mature, in particolare: sbloccando il potenziale di impianti in molti casi già competitivi in termini di costo rispetto alle fonti fossili ma che richiedono: 1) in primis riforme dei meccanismi autorizzativi 2) riforme delle regole di mercato per raggiungere il pieno potenziale A questo punto si dovrà vedere quali saranno le tempistiche dei Decreti attuativi previsti dal decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 199, di attuazione della direttiva (UE) 2018/2001 sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabil |