Disposizioni per il riconoscimento della cefalea primaria cronica come malattia sociale. Non è noto a tutti che l’emicrania è la terza patologia più diffusa a livello globale e colpisce tre volte di più le donne rispetto agli uomini, in particolare nella fascia d'età tra i 25 e i 55 anni. L’emicrania non è solo un sintomo, è una malattia; ne soffrono circa 1 miliardo di persone nel mondo (il 12% della popolazione), di cui 136 milioni in Europa. Emicrania e cefalea sono da considerare malattie invalidanti per sé e per gli altri. Oggi la LEGGE 14 luglio 2020, n. 81 (GU n.188 del 28-7-2020) riconosce la Cefalea primaria cronica come malattia sociale. Cosa dice la legge 81/2020 1. La cefalea primaria cronica, accertata da almeno un anno nel paziente mediante diagnosi effettuata da uno specialista del settore presso un centro accreditato per la diagnosi e la cura delle cefalee che ne attesti l'effetto invalidante, e' riconosciuta come malattia sociale, per le finalita' di cui al comma 2, nelle seguenti forme: a) emicrania cronica e ad alta frequenza; b) cefalea cronica quotidiana con o senza uso eccessivo di farmaci analgesici; c) cefalea a grappolo cronica; d) emicrania parossistica cronica; e) cefalea nevralgiforme unilaterale di breve durata con arrossamento oculare e lacrimazione; f) emicrania continua. 2. Con decreto del Ministro della salute, da adottare entro centottanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, previa intesa sancita in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, sono individuati, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, progetti finalizzati a sperimentare metodi innovativi di presa in carico delle persone affette da cefalea nelle forme di cui al comma 1, nonche' i criteri e le modalita' con cui le regioni attuano i medesimi progetti. * la LEGGE 14 luglio 2020, n. 81 (GU n.188 del 28-7-2020) ________________________________ * Il video di approfondimento________________________________ |